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L'innovazione digitale ha trasformato radicalmente interi settori industriali, creando opportunità straordinarie ma anche nuove responsabilità. Uno dei cambiamenti più evidenti e pervasivi riguarda proprio la logistica, che negli ultimi anni, con un'accelerazione drammatica durante la pandemia, ha conosciuto una rivoluzione senza precedenti: magazzini completamente automatizzati, robot addetti alla distribuzione delle merci e sistemi di gestione intelligenti che operano 24 ore su 24.

 

Quando si parla di logistica, il termine viene spesso ridotto al semplice concetto di "magazzino" o "trasporto merci". In realtà, cercando il significato più profondo, la logistica viene definita come "la disciplina che gestisce il trasporto e la distribuzione di merci, garantendo efficienza e organizzazione nei flussi di materiali e informazioni". Dietro questa definizione apparentemente semplice si nasconde una complessità straordinaria che coinvolge l'intera struttura aziendale.

 

Per un'impresa moderna, la logistica non è un reparto isolato, ma un sistema nervoso che coordina tutti i settori: il Commerciale che genera gli ordini, gli Acquisti che gestiscono le forniture, l'Amministrativo che supervisiona i flussi economici, la produzione che alimenta il magazzino. Nella gestione quotidiana, quindi, la logistica diventa un ambito trasversale dove convergono molteplici attori, ciascuno con le proprie esigenze e tempistiche, tutti coordinati verso un unico obiettivo: garantire che il prodotto giusto arrivi nel posto giusto al momento giusto.

 

Le radici storiche: quando tutto iniziò

 

La storia della logistica moderna affonda le radici nei primi decenni del ventesimo secolo. Nel 1926 nasceva Bartolini, seguita nel 1946 da TNT Logistics: pionieri che iniziarono a caratterizzarsi non solo per la flessibilità operativa, ma soprattutto per la capacità di offrire diverse tipologie di trasporti per soddisfare le esigenze specifiche dei clienti. Ben presto queste aziende capirono l'importanza della specializzazione, suddividendo i servizi logistici in ambiti verticali: logistica del freddo per i prodotti alimentari, chimica per sostanze particolari, materiali pericolosi con protocolli di sicurezza dedicati.

 

Nei decenni successivi queste imprese conobbero una forte evoluzione, crescendo insieme al boom economico del dopoguerra. Tuttavia, verso l'inizio degli anni Novanta, l'arrivo di Internet iniziò a dare una spinta ulteriore al settore, ma soprattutto portò una prima, fondamentale evoluzione strutturale. I tempi di comunicazione si accorciarono drasticamente, gli ordinativi potevano essere trasmessi anche al di fuori del normale orario di lavoro, le società furono costrette a strutturarsi per fare fronte a queste nuove esigenze sempre più pressanti.
Proprio in quegli anni si assistette a una prima significativa moria di imprese che arrivarono tardi in questo processo di ristrutturazione tecnologica. Molte aziende di logistica tradizionale, abituate a operare con fax e telefonate, non riuscirono ad adeguarsi alla velocità richiesta dal mercato digitale emergente, perdendo rapidamente quote di mercato a favore di competitor più agili e tecnologicamente avanzati.

 

La bolla dot-com e la rinascita digitale

 

Tuttavia, il collasso della "bolla dot-com" verso la fine degli anni Novanta rappresentò un momento critico per l'intero settore. In quel periodo, la sopravvivenza di una società dipendeva spesso dall'espansione della base-clienti il più rapidamente possibile, anche a costo di grandi perdite annuali. Quando la bolla scoppiò, molte promesse digitali si rivelarono insostenibili e il mercato conobbe un drastico ridimensionamento.

 

Come dopo tutte le crisi economiche, si assistette alla "sopravvivenza dei più forti". Ed è proprio in questo contesto che colossi come Google e Amazon iniziarono a muovere i primi veri passi verso il dominio del mercato digitale. Partendo dalla commercializzazione di smartphone e dall'evoluzione tecnologica hardware, ripartì un'organizzazione del cosiddetto "Web dinamico", dove le imprese si ristrutturarono per commerciare nuovamente online, questa volta però senza ripetere gli errori del passato, con modelli di business sostenibili e strategie di crescita più razionali.

 

L'era della robotizzazione

 

La logistica vide quindi una nuova e importante espansione. Dopo il 2010, complice l'evoluzione della robotica e dell'intelligenza artificiale, i magazzini intensivi iniziarono a essere dotati di sistemi robotizzati sempre più sofisticati. Non più semplici nastri trasportatori, ma veri e propri robot dotati di arti superiori e inferiori, equipaggiati con radar, sistemi di computer vision e sensori avanzati, capaci di riconoscere i prodotti, svolgere operazioni complesse di carico e scarico da camion, scaffali e carrelli elevatori, e gestire autonomamente il posizionamento delle unità di carico negli scaffali.

 

Si avviò quindi un processo completamente nuovo di gestione logistica, caratterizzato da livelli di automazione e precisione impensabili solo pochi anni prima. Ma l'accelerazione più incredibile arrivò con la pandemia da Covid-19. Durante il lockdown, le ordinazioni via smartphone, computer e tablet subirono un'impennata senza precedenti. Le persone confinate in casa si affidarono massicciamente all'e-commerce per ogni tipo di acquisto, dai generi alimentari all'elettronica, dai libri ai farmaci.

 

I dati di quel periodo sono eloquenti: le transazioni online registrarono aumenti a doppia e tripla cifra percentuale, le consegne a domicilio si moltiplicarono esponenzialmente, i magazzini automatizzati dovettero operare a ritmi mai visti prima. Questo stress-test globale dimostrò quanto fosse strategica un'infrastruttura logistica moderna, efficiente e altamente automatizzata. Le aziende che avevano investito in digitalizzazione e robotizzazione riuscirono a reggere l'urto, mentre molte strutture tradizionali collassarono sotto la pressione della domanda.

 

La sfida della sicurezza nei magazzini del futuro

 

Qui emerge però una criticità fondamentale, spesso sottovalutata nell'entusiasmo per l'innovazione tecnologica: questi magazzini ad alta densità, con merci di ogni tipo stoccate su scaffalature che raggiungono decine di metri di altezza, con sistemi automatizzati operativi 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, rappresentano ambienti ad altissimo rischio dal punto di vista antincendio.

 

Una struttura come un magazzino intensivo, sulla base del livello di rischio specifico e delle merci che immagazzina, necessita di uno studio approfondito e specialistico dal punto di vista della sicurezza antincendio. Non si può improvvisare: servono competenze tecniche avanzate, conoscenza normativa aggiornata e capacità progettuali di altissimo livello. È indispensabile il supporto di una società di antincendio ben strutturata, in grado di affrontare la complessità di questi ambienti.

 

Mozzanica: protezione integrata per la logistica moderna

 

Qui si inserisce l'esperienza e la specializzazione di Mozzanica, azienda che non solo ha sviluppato una competenza specifica nella protezione di attività logistiche complesse, ma ha anche brevettato il sistema ORS per il monitoraggio termico avanzato. Per il settore logistico, Mozzanica è in grado di realizzare sistemi chiavi in mano completi e integrati.

 

Dalla progettazione e creazione della stazione di pompaggio alla realizzazione della riserva idrica, dai sofisticati sistemi sprinkler calibrati sulle specifiche esigenze del magazzino fino alla rete idranti strategicamente posizionata, ogni elemento viene studiato e integrato in un sistema di protezione globale. Attualmente Mozzanica sta seguendo commesse di questo tipo particolarmente complesse, con durate che vanno dai sei mesi a un anno di lavoro continuo, a testimonianza della complessità progettuale e realizzativa richiesta.

 

La sicurezza antincendio in questi contesti non è un accessorio opzionale, ma parte integrante del progetto logistico stesso. Un magazzino automatizzato senza un'adeguata protezione antincendio è un rischio inaccettabile, non solo per i beni stoccati e le strutture, ma soprattutto per le persone che vi lavorano e per l'ambiente circostante.

 

L'evoluzione della logistica digitale continua a ritmi serrati, con nuove tecnologie all'orizzonte come droni per le consegne, veicoli autonomi e sistemi di intelligenza artificiale sempre più sofisticati. Ma questa corsa all'innovazione deve sempre camminare di pari passo con la responsabilità della sicurezza, confermando ancora una volta che nel settore della protezione delle persone e dei beni, l'eccellenza tecnologica e la competenza specialistica sono inseparabili.

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