Quando la tecnologia incontra la sicurezza delle persone
Nel 2007, quando Steve Jobs presentava il primo iPhone, pochi avrebbero immaginato che quella piccola rivoluzione avrebbe trasformato non solo il modo di comunicare, ma l'intero paradigma tecnologico mondiale. Oggi, viviamo in un ecosistema digitale dove frigoriferi, bilance e televisori accedono a internet, i server virtualizzati elaborano miliardi di dati e le app gestiscono ogni aspetto della nostra quotidianità.
Questa rapidità evolutiva ha travolto anche settori tradizionalmente conservatori, creando vincitori e vinti in tempi record. Motorola, Nokia, BlackBerry: giganti tecnologici che sembravano inattaccabili sono stati spazzati via dall'innovazione di competitor più evoluti. Come ammise lo stesso CEO di Nokia durante la vendita dell'azienda: "Non siamo stati sufficientemente lungimiranti". Una lezione che risuona potente in tutti i settori industriali, compreso quello della sicurezza antincendio.
L'innovazione che salva vite: opportunità senza precedenti
L'innovazione digitale ha portato miglioramenti straordinari nella protezione antincendio. Server potenti, spesso virtualizzati, permettono oggi connessioni multiple e capacità di calcolo impensabili fino a pochi anni fa. Magazzini completamente automatizzati garantiscono distribuzione rapida ed efficiente di dispositivi di sicurezza. App sempre più veloci consentono monitoraggio in tempo reale, prenotazioni di interventi e gestione centralizzata di sistemi complessi.
La pandemia Covid-19 ha accelerato ulteriormente questa trasformazione, accorciando le distanze attraverso videocall e controlli remoti. Nel settore antincendio, questo ha significato la possibilità di monitorare a distanza impianti critici, diagnosticare problemi senza spostamenti fisici e intervenire tempestivamente dove ogni secondo può fare la differenza tra la vita e la morte.
Come spiega l'Ing. Paolo Pesenti, CIO di Mozzanica: "Nei prossimi tre anni le tecnologie che trasformeranno il settore IT saranno l'intelligenza artificiale, il machine learning, la cybersicurezza avanzata, il cloud ibrido e multi-cloud, l'automazione e l'orchestrazione IT dei processi". Tecnologie che nel settore antincendio assumono una valenza particolare, dove l'affidabilità non è solo una questione economica, ma di sicurezza pubblica.
I rischi dell'innovazione eccessiva: lezioni dalla letteratura
Tuttavia, come ci insegna Michael Crichton nei suoi romanzi, l'innovazione porta con sé anche dei rischi. In "Congo", la ricerca di nuovi diamanti blu per puntatori laser nasceva dall'esigenza di stare al passo con la concorrenza tecnologica. Ma cosa succede quando l'innovazione sfugge di mano? "Westworld", "Il Terminale uomo" e "Jurassic Park" ci mostrano scenari dove "l'ultima innovazione" diventa incontrollabile.
Oggi osserviamo fenomeni simili: persone perennemente connesse con smartphone sempre in mano che sembrano automi, interfacce grafiche che stanno limando i rapporti umani tra colleghi, clienti e fornitori, bambini che crescono scrollando touch screen invece di sviluppare relazioni reali. L'Intelligenza Artificiale, pur essendo un prodigio tecnico, sta portando molti giovani a non impegnarsi sufficientemente negli studi, delegando alla macchina anche compiti formativi fondamentali.
Nel settore della sicurezza, questi rischi assumono dimensioni ancora più critiche. Un sistema antincendio che fallisce per un errore software o per una connessione internet interrotta può avere conseguenze drammatiche. Come sottolinea Pesenti: "Bilanciare la sicurezza dei dati e l'innovazione è una delle sfide più importanti da gestire come IT manager oggi".
Il caso Mozzanica: pionieri dell'innovazione responsabile
La storia di Mozzanica dimostra come sia possibile innovare mantenendo sempre al centro la responsabilità verso la sicurezza delle persone. Già nel 1982, Natale Mozzanica intuì l'importanza di legare il cliente attraverso un servizio documentale innovativo, compilando manualmente i primi tabulati di manutenzione. Nel 1989 arrivò il primo gestionale in DOS – Mozzanica fu la prima azienda del settore antincendio a introdurre questa innovazione.
Il passaggio a Microsoft portò successivi aggiornamenti nel 1995, 1999 e 2004, sempre con l'obiettivo di migliorare il servizio a fronte di una clientela in crescita. Ma la vera svolta arrivò nel 2009, quando l'azienda comprese la necessità di un salto tecnologico radicale. I tabulati stampati, compilati manualmente e la fatturazione separata rappresentavano un collo di bottiglia insostenibile.
Nel 2011 nacque il sistema digitale con palmari – ancora una volta Mozzanica fu pioniera nel settore. Nel 2015 si passò ai tablet e venne introdotto il telelavoro, precursore dello smart working. L'arrivo dell'Ing. Pesenti come CTIO nel 2017 accelerò ulteriormente il processo di digitalizzazione.
"See.it" e "Tag.it" (2017) portarono gli archivi digitali on cloud con monitoraggio remoto. "Check.it" (2019-2020) centralizzò la gestione delle manutenzioni. Nel 2022-2023 fu sviluppato un sistema proprietario di prevenzione incendio con termocamere, attualmente in fase di brevettazione.
Le sfide del presente: AI e trasformazione culturale
Oggi Mozzanica sta studiando come l'Intelligenza artificiale possa migliorare i processi produttivi, ma sempre con un approccio responsabile. Come evidenzia Pesenti: "La gestione della resistenza al cambiamento non è semplice, soprattutto quando la tecnologia impatta abitudini consolidate. Non basta installare una nuova soluzione, vanno sempre accompagnate le persone nel cambiamento".
Questo approccio riflette una consapevolezza fondamentale: nel settore antincendio, l'innovazione tecnologica è prima di tutto un cambiamento culturale. Le metriche di valutazione devono andare "oltre le metriche tradizionali del mondo IT", includendo il valore generato per il business, l'efficienza economica, le performance, la disponibilità degli ambienti, ma soprattutto la sicurezza.
L'adozione di architetture "zero trust", governance integrata, risk management proattivo e formazione continua a tutti i livelli aziendali diventano elementi imprescindibili quando si ha la responsabilità della sicurezza delle persone.
Verso il futuro: innovazione è un fattore abilitante ma va gestita con criterio
L'esperienza di Mozzanica dimostra che è possibile essere pionieri dell'innovazione mantenendo sempre la responsabilità come bussola. Edge computing, Internet of Things, machine learning e cybersicurezza avanzata rappresentano le frontiere del prossimo futuro, ma devono essere gradualmente integrate con la stessa lungimiranza che ha caratterizzato i quarant'anni di storia dell'azienda.
Come conclude Pesenti: "Guardiamo alla tecnologia come fattore abilitante e non come qualcosa che vincola l'attività quotidiana. Piuttosto vediamola come qualcosa che sappia lanciare l'azienda verso il futuro". Nel settore antincendio, questo futuro deve essere costruito con la consapevolezza che ogni innovazione porta con sé la responsabilità di proteggere vite umane.
L'innovazione digitale nel settore della sicurezza antincendio non è quindi solo una questione tecnologica o economica, ma una sfida etica. Mozzanica ha dimostrato che investire "tempo, denaro e risorse" nell'innovazione, sempre però "con criterio", è la strada per costruire un futuro più sicuro per tutti. Una lezione preziosa per un settore dove l'eccellenza tecnologica e la responsabilità sociale devono camminare sempre insieme.