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Strategia di comunicazione vincente Mozzanica

 

Nella comunicazione di Mozzanica è stata fatta una scelta, mettere al centro le persone con tutte le loro attività e potenzialità.
In questi sei mesi ho potuto notare che il pubblico soprattutto sul LinkedIn ha reagito molto bene a tutto quello che è legato a un'interazione con una delle nostre figure chiave dell'azienda, ma anche rispetto ai dipendenti che hanno deciso di collaborare e partecipare alle attività di comunicazione, in foto e video.

 

I contenuti hanno un’anima

 

Molte aziende B2B, per essere presenti sui social, si limitano a replicare sempre i soliti contenuti: caroselli patinati, frasi motivazionali, comunicazioni istituzionali senz’anima. Un catalogo di contenuti ben confezionati, ma senza direzione. Il risultato? Poco engagement, nessuna conversione, tanta fatica per nulla.
Questo accade perché manca una cosa fondamentale: una strategia che parta dalle persone e parli alle persone.

 

L’ingrediente segreto: la strategia dall’ascolto

 

Una vera programmazione social efficace parte da un’analisi profonda del target. Non si parla "a tutti", si parla a qualcuno. Si studiano i problemi che affronta, i dubbi che ha, le emozioni che prova. E poi si costruisce una narrazione che sia utile, empatica e rilevante.
In questo processo, i contenuti non vengono scelti perché “funzionano per altri”, ma perché rispondono a un bisogno reale della propria audience. E a quel punto, sì, si inizia a costruire una comunicazione che lascia il segno.
Ascoltare significa anche parlare con i propri dipendenti, con la direzione e con tutte quelle persone che possono dare un proprio feedback su l'azienda ma soprattutto sui valori che si vogliono esprimere, che spesso vengono fuori attraverso delle dinamiche che si evolvono insieme al progetto aziendale.
Completato questo primo step bisogna capire cosa vorrebbe ascoltare, vedere e percepire chi dovrà fruire del contenuto, dobbiamo metterci esattamente nei suoi panni, cercando di intuire anche quale tipo di reazione vogliamo che venga ingaggiata.
Abbiamo visto che sul LinkedIn nello specifico, essendo il social media più verticale sul mondo B2B, che l'immagine arriva prima delle parole,  questa informazione deriva dagli studi di  neuromarketing che sono stati testati ormai da tanti anni nelle interazioni web e social.
Volendo approfondire argomento la professoressa Gemma Calvert, pioniera nel campo del neuromarketing e fondatrice di Neurosense, ha da sempre sottolineato il ruolo dominante delle immagini nei processi decisionali inconsci. Attraverso le sue ricerche basate su fMRI (risonanza magnetica funzionale), ha dimostrato che il cervello umano risponde molto più rapidamente e intensamente agli stimoli visivi rispetto a quelli testuali.
Le immagini attivano aree emotive e sensoriali profonde del cervello, influenzando la percezione e il comportamento d'acquisto anche prima che il consumatore sia consapevole della propria scelta.
In pratica, secondo Calvert, le immagini parlano direttamente al sistema emotivo del cervello, mentre le parole devono passare prima dal filtro della razionalità, un passaggio più lento e meno efficace quando si tratta di catturare attenzione e stimolare l’azione.

 

Il valore delle persone all’interno dell’azienda

 

Raccontare i volti, le mani, le teste e i cuori che fanno vivere l’azienda ogni giorno è un investimento potente. Perché le persone che lavorano all’interno di un’azienda non sono solo “dipendenti”, ma portatori di:

  • Valori aziendali incarnati (molto meglio di qualsiasi slide istituzionale)
  • Competenze uniche
  • Esperienze reali
  • Progetti, sogni, contributi misurabili

Parlare di loro, con autenticità, umanità e rispetto, è un modo per raccontare l’azienda in modo credibile. Si tratta di rendere visibile ciò che già esiste.
Tutte queste attività vengono racchiuse sotto l'ombrello del termine Employee Advocacy,  che spesso viene confuso con le attività che l'azienda ordina direttamente di fare a un dipendente. Infatti, c'è una grandissima differenza tra ordinare e chiedere dando spiegazioni.
C'è sempre il rischio che le persone non vogliono interagire, in Mozzanica abbiamo quindi scelto la via della condivisione, quindi un rapporto diretto tra reparto Marketing e Comunicazione e le figure che poi interagiscono o collaborano.
Questo perché calare dall'alto una nuova routine non funziona, viene vista solamente come un'attività in più da aggiungere alle già tante attività da svolgere.
Se si riesce a spiegare alle persone che il lavoro che stanno facendo migliora il risultato generale, mostrando anche dei dati come un aumento di visibilità ma soprattutto un aumento delle richieste di preventivo arrivate dal digitale, si può dare un ordine di paragone tra impegno e risultato ottenuto.

 

LinkedIn: il social della reputazione (non dell’apparenza)

 

LinkedIn non è Facebook. Non serve vendere, serve creare fiducia. E la fiducia si costruisce mostrando coerenza, visione, cultura aziendale.
Quando una strategia social B2B su LinkedIn mette al centro le persone, succede qualcosa di interessante:

  • I potenziali clienti vedono con chi stanno per lavorare, non solo cosa offre l’azienda.
  • I fornitori percepiscono l’attenzione e il rispetto che si respira internamente.
  • I futuri candidati iniziano a pensare “Lì dentro vorrei lavorarci anche io”.
  • I collaboratori si sentono valorizzati e diventano ambassador naturali dell’azienda.

Tutto questo, però, non accade con una foto davanti alla torta di compleanno in ufficio. Accade quando dietro ogni post c’è un pensiero, un obiettivo, una visione.

 

I risultati arrivano se misuri

 

Scegliendo di raccontare le storie dei propri team tecnici, dei CFO, degli amministrativi e persino dei clienti, abbiamo visto crescere i nostri dati su LinkedIn in modo organico, cioè senza pubblicità a pagamento:

  • 9.141 - Totale primo semestre interazioni ne periodo 2024
  • 16.007 - Totale primo semestre interazioni ne periodo 2025

Su LinkedIn c’è stato un aumento del 75,11% delle interazioni nel periodo, che mostrano come le persone siano interessate ai contenuti e reagiscano a essi positivamente.
Il segreto guardare i migliori per assurgere a grandi risultati ma basarsi sulla propria strategia.
Ogni contenuto era parte di un piano editoriale basato su analisi del target, ascolto del mercato e valorizzazione autentica delle persone. Nessuna scorciatoia, nessun effetto speciale. Solo coerenza, autenticità e una strategia cucita su misura.
Noi di Mozzanica abbiamo deciso di dedicare al Marketing e alla Comunicazione tempo e risorse in quanto elementi fondamentali della crescita aziendale.

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