h-header

index

banner-intro

content

post-banner

post

La maggior parte delle aziende in Italia è a conduzione famigliare (secondo i dati ISTAT, circa l'80% delle imprese italiane sono tali); e, da ultimo, è ingenuo pensare che sia un fenomeno prettamente italiano.

L'ultima edizione dell'Osservatorio AUB, infatti, ha evidenziato come, sotto il profilo dell'incidenza di aziende familiari, la nostra nazione è in linea con le principali economie europee quali Francia (80%), Germania (90%), Spagna (83%) e UK (80%) e mondiali.

Secondo un report di Economist dedicato interamente alle imprese familiari, si evince che tali aziende siano più del 90% di tutte quelle attive nel mondo.

 

Il valore aggiunto dell'impresa famigliare

Tornando all'analisi dell'Osservatorio AUB, in sintesi si può affermare che le aziende guidate da una famiglia siano le principali creatrici di posti di lavoro:

  • +20,1% negli ultimi sei anni;
  • +14,4% delle cooperative e consorzi;
  • +5,7% delle filiali di imprese estere;
  • +1,4% delle coalizioni;
  • –8,7% delle imprese controllate da fondi;
  • –12,3% delle imprese ed enti statali.

Inoltre, crescono più delle altre tipologie di aziende (+47,2% negli ultimi dieci anni, contro il 37,8% medio delle altre imprese); registrano una redditività più alta (ROI del 2016 al 9,1% contro il 7,9% di altre forme societarie; hanno un rapporto di indebitamento più basso.

 

Per dirla in breve, le imprese familiari italiane con un fatturato superiore a 20 milioni di euro rappresentano il 65% del totale delle imprese nazionali, consolidando un fatturato complessivo di oltre 730 miliardi di euro e impiegando circa 2,4 milioni di lavoratori.

Allargando la visuale alle imprese con un fatturato inferiore a 20 milioni di euro, si stima che la percentuale sfiori l'85%.

Se i numeri di cui sopra fanno capire che la conduzione famigliare di un'impresa sia "una normalità vincente”, ci sono altri numeri che in questo panorama fanno dell'Italia una anomalia perché, rispetto alle aziende famigliari europee, le italiane fanno meno ricorso a manager esterni:

ben il 66% di esse, infatti, ha tutto il management composto da componenti della famiglia, mentre in Francia questa situazione si riscontra nel 26% delle aziende familiari e in UK solo nel 10%.

 

Un approccio che sta innescando diversi problemi nelle realtà nostrane, che si trovano spesso in difficoltà nel gestire il cambio generazionale, dando continuità all'azienda.

Sempre secondo i dati ISTAT, infatti, solo una minoranza di imprese riesce a sopravvivere a questa fase cruciale.

I motivi sono tra i più svariati:

  • scarsa preparazione delle nuove generazioni (i fondatori spesso detengono un'enorme quantità di conoscenze, competenze e relazioni che però stentano a  trasmettere alla generazione successiva);
  • assenza di un piano di successione ben definito;
  • conflitti familiari che possono emergere durante il processo di successione;
  • resistenza al cambiamento da parte della generazione anziana, che potrebbe essere riluttante a passare il testimone, ad adottare nuove tecnologie o a innovare i processi aziendali.

 

Eccellenza Made in Italy

Benché l'analisi di cui sopra sia abbastanza allarmante, esistono sicuramente molteplici soluzioni da mettere in atto per ovviare alle inevitabili difficoltà di una successione in azienda.

Non è un caso, infatti, che sia proprio l'Italia ad annoverare 5 delle dieci aziende più antiche del Mondo, tutt'ora a conduzione famigliare (Fonderie Pontificie Marinelli, anno di fondazione 1000; Barone Ricasoli - 1141; Barovier & Toso - 1295; Torrini -1369; Marchesi Antinori - 1385).

Per gestire il cambio generazionale servono un approccio strategico, un impegno sincero e una leadership consapevole, caratteristiche che non mancano a Mozzanica, che da sempre si definisce una "multinazionale tascabile 100% italiana” unicum nel settore dell'antincendio.

 

Che cos’è e da dove nasce una multinazionale pocket

Nel lontano 1987, Natale Mozzanica diede vita a un sogno che veniva da una storia di insuccesso, non suo ma dell'azienda per la quale lavorava.

Quindi per necessità, ha intrapreso un viaggio imprenditoriale che lo ha portato a fondare l'azienda che oggi conosciamo come Mozzanica.

La storia della Mozzanica è un racconto di resilienza, ambizione e dedizione alla qualità, tessuto attraverso gli anni con il filo conduttore della sicurezza e dell'eccellenza.

Da subito, Mozzanica ha scelto di operare in settori considerati ad alto rischio, ma anche ad alto potenziale.

La specializzazione in servizi antincendio, manutenzione e progettazione di impianti ha attirato l'attenzione per la loro competenza e affidabilità.

Oggi, quasi quattro decenni dopo la sua fondazione, la Mozzanica è una realtà consolidata che opera in vari settori, dall'industriale al navale, dall'Oil&Gas al chimico e al farmaceutico.

La sua presenza internazionale testimonia del suo successo, nonostante mantenga ancora un forte legame con le sue radici familiari.

Mozzanica si contraddistingue dagli altri player di mercato, per la sua agilità.

Nonostante le sue dimensioni, riesce a muoversi velocemente e con precisione, fornendo risposte immediate ai clienti e garantendo consegne puntuali.

Inoltre, il marchio Made in Italy è un punto di forza per l'azienda, riconosciuto in tutto il mondo per la sua qualità e ingegno.

La capacità di Mozzanica di affrontare le sfide con creatività e flessibilità è ciò che la rende un'eccellenza nel panorama industriale italiano.

Guardando al futuro, Mozzanica continua a investire nella costruzione di impianti, nello sviluppo di sistemi integrati e nel miglioramento del servizio clienti.

categorie side archivio

Archivio

h-footer