Autore Paolo Ferrari | Sales Manager | 26 Novembre 2019 |
Spesso mi capita di visitare siti industriali ad elevato rischio, aziende soggette alla #direttivaSeveso o dove si processano o stoccano sostanze infiammabili e trovarli privi di #documentazioneProgettuale relativamente agli #impiantiAntincendio. Mancano le informazioni essenziali per identificare natura del rischio, interazione con impianti di processo ed il rispetto dell’applicazione della norma tecnica. Un grande assente è il manuale uso e manutenzione dell’impianto. Cosa sia questo illustre assente lo dice bene il DM 20.12.2012 al punto 1.2. http://www.vigilfuoco.it/allegati/PI/DisposizioniGeneraliPI/COORD_DM_20_12_2012.pdf un documento, redatto in lingua italiana, “che comprende le istruzioni necessarie per la corretta gestione dell’impianto e per il mantenimento in efficienza dei suoi componenti.” Anche ci deve predisporlo è tema su cui non ci sono dubbi; sempre la stessa prescrizione affida questo compito all’impresa installatrice dell’impianto, che lo dovrebbe realizzare “anche sulla base dei dati forniti dai fabbricanti dei componenti installati.”
Una partenza intempestiva di un impianto generata in fase manutentiva da una azienda antincendio che non si sia preoccupata di “conoscere e comprendere a fondo l’impianto stesso” può generare notevoli danni e rischi a persone e cose all’interno di una realtà produttiva. Perché è assente quindi? Le ragioni sono molte, la gestione documentale non è certo facile laddove i sistemi siano complessi, le informazioni molte e la storia lunga. Tuttavia l’ostacolo principale è ancora e sempre quello culturale. Occorre sensibilizzare le aziende nell’avviare il processo di ricostruzione della vita degli impianti, e occorre che lo facciano mettendo in campo competenze in materia di antincendio che possano guidarle all’interno delle molteplici complessità normative. Assumersi questo ruolo di Virgilio nell’inferno documentale”, da parte nostra, come professionisti del settore, è quanto disposto nell’attuazione di un sistema di “Gestione della sicurezza antincendio” ma è anche, e forse soprattutto, è un nostro dovere deontologico.