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Intervista a Federica Tracolli, Senior Marine Planner in Mozzanica

 

Molte volte abbiamo sentito l’espressione “Che piano hai per raggiungere il tuo obiettivo?”

Una battuta usata molto spesso nei film, in particolare d’azione, ma certamente pianificazione e metodologia sono elementi fondamentali nella buona riuscita di un lavoro.

Pianificare interventi significa mettere in campo risorse umane, tempistiche, aspetti logistici…, se poi si tratta di organizzare interventi a bordo nave worldwide, capiamo come le difficoltà possono aumentare.

Per saperne di più abbiamo quindi deciso di intervistare la Sig.na Federica Tracolli, Senior Marine Planner della Mozzanica Company.

 

Buongiorno Sig.na Tracolli, lei è Planner della Mozzanica per il settore Marine. Mozzanica è una società che opera in tutto il Mondo, ci può quindi spiegare in che cosa consiste la sua attività?

Buongiorno!

Mi occupo della pianificazione delle attività di service e/o installazione a bordo nave.

Partendo dal principio, prendo contatti con i clienti schedulando le attività di service e/o installazione. Passo poi al coordinamento del team di lavoro, assegnando i tecnici sui diversi progetti in programma e organizzo i loro viaggi.

In conclusione, supporto il team leader del progetto con la stesura dei rapporti di fine lavori.

 

Di che numeri si parla? Quanti interventi all’anno vengono organizzati e quanti tecnici gestiti?

Gestiamo una media di 250/300 interventi l’anno per un totale di circa 3200 giornate di lavoro.

 

In quali zone intervenite solitamente?

Interveniamo praticamente in tutto il mondo.

Dall’inizio del mio percorso di lavoro qui in Mozzanica, credo di aver organizzato attività in ogni continente.

È questa la parte più stimolante del mio lavoro.

 

Voi gestite sia interventi di service che l’installazione di sistemi chiavi in mano, in particolare in occasione dei “Dry docks”. Che cosa comportano queste due diverse gestioni?

Per entrambi gli interventi (service e dry docks) applichiamo il principio PDCA ovvero “plan-do-check-act”.

Sebbene il principio di base sia comune, nello sviluppo effettivo, possiamo poi notare differenze sostanziali come:

 

Tempistiche

Per le attività di service abbiamo tempi, sia di programmazione che di esecuzione, il più delle volte rapidi. Tra la pianificazione e la conclusione delle attività abbiamo una media di 2 settimane.

Nelle installazioni chiavi in mano, invece, è necessario tener conto di un periodo medio-lungo di progettazione, pianificazione e studio. Per quanto riguarda l’esecuzione, invece, spaziamo da progetti di 40/50 giorni ad altri più brevi di 7/10 giorni.

 

Numero di risorse impiegate

Per le attività di service vengono impiegate risorse sulla base dello scopo del lavoro. Solitamente abbiamo progetti per un totale di 150 giorni/uomo.

Anche per le installazioni chiavi in mano impieghiamo risorse in base allo scopo del lavoro. Per questo tipo di progetti arriviamo ad avere una media di 750 ore di progettazione e consulenza alla quale sommiamo le 6.500 ore di lavoro in campo.

 

La logistica di materiali

Se per le attività di service trasferiamo materiali per un tonnellaggio uguale o inferiore a 1,5. Per le installazioni chiavi in mano, gestiamo invece spedizioni per un tonnellaggio superiore a 15.

L’esperienza in campo e la voglia di continuo miglioramento, ci hanno permesso di creare un sistema di logistica e approntamento materiali snello e dinamico.

 

La logistica delle persone

Entrambi gli interventi richiedono il dispiegamento di personale in ogni angolo del mondo e ciò comporta una particolare attenzione sulle normative di riferimento, visti di ingresso ecc.

 

Quali sono i nodi più difficili da sciogliere e quale il modo migliore per risolverli?

Molto spesso ci dobbiamo confrontare con i tempi stretti per progetti impegnativi, a volte in zone remote del mondo.

Con una buona pianificazione e l’attenzione che diamo a ogni progetto siamo in grado di sciogliere i nodi più difficili.

La componente più importante per la buona riuscita di ogni progetto sono le persone. Senza l’affiatamento e l’impegno dei team di lavoro a bordo nave, sarebbe complicato traguardare tutti gli obiettivi.

 

Si può dire che abilità nel gestire imprevisti e gioco di squadra rivestono una grande importanza per la pianificazione? Quali sono gli attori coinvolti? Che parte gioca il Cliente?

Assolutamente si. Siamo un team coeso.

Partendo dalla direzione tecnica, passando fino al personale impiegato a bordo nave. Ognuno di noi ha il suo ruolo specifico e collaboriamo giornalmente per la buona riuscita dei progetti e la soddisfazione dei nostri clienti.

Abbiamo comunque l’abitudine di creare gruppo anche con i clienti, tenendoli sempre parte attiva per ogni tipo di attività.

 

In conclusione si può affermare che pianificare vuol dire “ragionare per obiettivi”?

Posso affermare che pianificare significa avere delle regole chiare e definite ma essere comunque pronti all’imprevisto.

Dal mio punto di vista pianificare significa stare attenti ai bisogni delle persone e trovare diverse soluzioni per lo stesso obiettivo.

Significa essere pronti a infrangere le regole prefisse e sapersi adattare al meglio alla situazione.

Secondo me il ragionamento per obiettivi deve essere accompagnato da una mente aperta, veloce nel pensiero e che non si abbatte di fronte all’imprevisto. E questo, in realtà, sto cercando di impararlo con il tempo.

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