Intervista a Stacey L. Mozzanica, HR Manager di Mozzanica
La storia ci ha dato esempi di grandi leader che hanno raggiunto importanti obiettivi, grazie però anche alla scelta dei giusti collaboratori e ad un ottimo lavoro di squadra.
Facciamo degli esempi:
- Alessandro Magno e Giulio Cesare riuscirono ad espandere il proprio regno tramite i propri generali, che a loro volta organizzarono gli eserciti, addestrarono le persone e introdussero nuove tecniche di battaglia;
- Carlo Magno, nella gestione del Sacro Romano Impero, si avvaleva dei palatium, collaboratori alle sue dipendenze, che lo aiutavano nella sua amministrazione;
- Winston Churchill per contrastare gli attacchi delle temibili V-2 tedesche, contattò i migliori ingegneri, che con la creazione del radar, riuscirono a individuare la maggior parte dei missili e a distruggerli prima che toccassero terra;
Se parliamo invece di realtà industriali, quanto sono state importanti le persone nella scelta dell’imprenditore?
Ecco due esempi:
- Ferruccio Lamborghini, una volta deciso di investire non più solo in trattori, contattò e assunse i migliori ingegneri del momento, da Giotto Bizzarini a Gian Paolo Dallara, sino a Nuccio Bertone, con il quale costruì uno dei suoi più grandi successi, la Miura.
- Jeff Bezos, nel 1994, fondò nel garage di casa sua la Amazon. In poco tempo l’azienda iniziò ad espandersi e Bezons, per quanto dotato, capì che doveva assumere nuovi dirigenti e responsabili per meglio gestirla;
Capiamo che un successo dipende sì dall’attività di un leader, ma anche dalle persone, le persone giuste, che possono portare l’azienda a raggiungere grandi risultati.
Ma che valore viene dato oggi alle persone?
Per quanto riguarda i giovani, sembra che ottenere un contratto a tempo indeterminato è un’impresa impossibile. Una persona invece di mezza età è ormai “fuori dai giochi”.
Un dirigente a volte si ritrova a collaborare con un CEO interessato più al profitto, che a studiare un piano motivazionale per il personale, che porterebbe a ottimi risultati.
Se guardiamo alla Società Mozzanica notiamo che uno dei motti è “Mozzanica è un’Azienda di persone”.
Perché?
Per rispondere a questa domanda intervistiamo Stacey L. Mozzanica, HR Manager della Società
Buongiorno Sig.ra Mozzanica, grazie di averci ricevuto. Vorremmo partire subito con una domanda diretta, ovvero, perché il motto “Mozzanica è un’Azienda di persone”?
La ns. azienda è cresciuta e si è consolidata negli anni grazie alle persone che in essa lavorano. Non vendiamo solo prodotti, ma una serie di servizi, perciò è importante il rapporto interpersonale, di collaborazione e di fiducia, in primis tra noi. Tramite i ns. dipendenti però, passando dal venditore fino al manutentore in campo, questi valori devono arrivare siano al Cliente o ai Fornitori partner.
Quindi per voi ogni dipendente rappresenta una persona su cui investire?
Assolutamente sì. Non importa il ruolo per il quale sia stato assunto: dallo Stagista/Apprendista al dirigente, ogni ns. dipendente è un investimento ai fini di accrescere il potenziale aziendale.
Che cosa offrite quando cercate del nuovo personale?
Offriamo un progetto di crescita lavorativa personale contestualmente alla ns. crescita aziendale. Offriamo un’azienda trentennale, leader nel settore, che dà valore alle abilità e alle competenze del candidato, ai fini di crescere insieme sul mercato.
Quanto siete disposti a seguire e supportare un dipendente, sia esso un Apprendista o un Dirigente?
L’azienda investe risorse e tempo nella formazione costante di tutti i dipendenti. Cerchiamo di valorizzare i contributi di ognuno, a seconda del proprio ruolo, tenendo sempre in mente gli obiettivi finali imprenditoriali. Ove possibile, compatibilmente con gli impegni lavorativi, cerchiamo di supportare i dipendenti che stanno attraversando situazioni particolari a livello personale. Questo approccio si è rivelato molto utile in questo ultimo anno di pandemia, dove abbiamo compreso le difficoltà attraversate dalle famiglie italiane ed abbiamo cercato di venire incontro alle problematiche affrontate dai ns. dipendenti. Abbiamo inoltre apprezzato moltissimo gli sforzi fatti dal personale che ha continuato a lavorare in campo anche nel periodo peggiore dell’epidemia.
Perché tanto impegno?
Vogliamo fidelizzare i ns. dipendenti, in quanto siamo consci che l’azienda esiste anche grazie al loro lavoro.
Quanto incide la collaborazione degli altri Soci? Degli altri Dirigenti o Responsabili?
È fondamentale. È basilare collaborare affinché quanto viene deciso “dall’alto” entri nel “DNA” dell’azienda e conseguentemente del personale. Altrettanto fondamentale è poter avere un feedback “dal basso”.
Quindi occorre un obiettivo comune e una visione univoca?
Certamente. La nave Mozzanica è solo una e la collaborazione con i suoi ufficiali (Soci, Dirigenti e Responsabili) è importantissima, affinché tutti i reparti cooperino all’unisono al mantenere la rotta stabilita.
Cosa potrebbe suggerire a qualcuno che vuole espandere la propria attività e si trova a scegliere dei nuovi dipendenti/collaboratori?
Di investire molto tempo nella selezione, di dedicare almeno 2/3 colloqui prima di decidere di assumere un candidato, di fare domande non solo sulla formazione lavorativa, ma anche e soprattutto sulle abilità, sul carattere e sulle competenze trasversali. Ma il suggerimento principale che mi sento di dare è di assumere persone che sappiano lavorare in gruppo e di non aver timore ad aggiungere al proprio organico anche persone stimolanti, sveglie, pronte al confronto. Infatti, ritengo che un buon leader non si circonda di persone servili e di signorsì, ma di persone che lo completano nelle sue competenze ed abilità e che lo stimolino a prendere le decisioni.